giovedì 5 settembre 2013

La casa del cuore

Riprendo il filo del discorso di un mio percorso iniziato qualche tempo fa con voi cari amici. 
Il mio lungo silenzio non mi ha allontanato certo da questa mia passione, anzi si è rafforzata sempre di più, ma la mancanza di tempo ed una vita sempre in corsa, ma poi in corsa per cosa?!?, e la mia mania di perfezionismo e l'avere tutto sotto controllo, mi hanno allontanato con la mente, ma non certo con il cuore, perché quando faccio una cosa desidero farla bene.
Allora, restando in tema di cuore, riprendo con questa casa battezzandola appunto la casa del cuore, perché in fondo bella o brutta che sia, la casa rappresenta il nostro cuore, ed è pur vero che anche il nostro cuore risiede nella nostra casa. E a me piace vederla in questa maniera.

Questa villa mi sta particolarmente a cuore perché è una casa che ho frequentato da bambina, ed ho avuto la fortuna di poterla frequentare ancora da adulta.
E' una villa costruita nella parte nord-orientale  della Sardegna, la Gallura, negli anni '70, ed arredata in uno stile marcatamente originale, quello gallurese, con arredi non solo studiati su misura, ma dal design decisamente inusuale. I materiali quelli autoctoni, il legno di ginepro, il granito, la calce bianca. Ogni stanza della casa offre sensazioni davvero personali ed uniche indipendentemente dal gusto estetico, ma quello che trasmette un senso di pace assoluta è la zona giorno con il suo loggiato con una vista meravigliosa sul mare, cosa praticamente impossibile in tutta questa zona, dove nelle giornate limpide si possono chiaramente ammirare le isole dell'arcipelago della Maddalena e perfino la Corsica. Il tutto calorosamente avvolto dai profumi del suo giardino, dove trovano rifugio un'albero di mirto secolare, lentisco, cisto, ibisco, ortensie, orchidee selvatiche, oleandri, e pure un bene-augurante albero di melograno. 

Questa villa ha subito un restauro e ristrutturazione conservativa da parte della proprietà qualche anno fa, ma mancava ancora qualcosa che trasmettesse una giusta atmosfera, di pace, di buen ritiro per anima e mente. Allora io mi sono permessa di suggerire piccoli interventi che mi sono stati amichevolmente accordati. Il tutto a costo zero.
Considerato che la casa viene vissuta poco dalla proprietà perché viene soprattutto affittata a settimane, l'esigenza era quella di aggiungere semplicemente un tocco di semplicità ma che fosse di carattere, ad una struttura che ha già una personalità molto forte, tenendo presente anche il budget, poiché una casa che viene affittata a varie persone viene vissuta in maniera completamente diversa dai suoi abitanti che la curano con attenzione ed amore.........













Allora mi sono guardata in intorno, riflettendo sul contesto scenico in cui essa e' inserita, una natura forte, cruda e selvaggia, profumata di mirto, ginepro, salmastro, dove tutto ciò di metallo che si trova all'esterno è ossidato dalla salsedine assumendo un'aria decisamente vissuta, LEI sicuramente trasmette tutte queste sensazioni. E' difficile trasmettere simili impressioni a chi non ci è nato, a chi non appartiene a questa terra e questi luoghi, ed il turista che la frequenta per un breve periodo non è in grado di sentirsi parte di questo mondo. Voglio trasmettervi le mie sensazioni vissute perché lo scopo del mio blog è quello di mettere a disposizione del lettore la mia passione che nasce da piccole cose, da cose semplici, e sembra assurdo quanto sia difficile parlare e creare proprio cose semplici. Ripeto, il mio principio è sempre lo stesso: ARMONIA. L'armonia sta dentro di noi ed è indipendente da un oggetto trovato in un cassonetto e riabilitato, o da un oggetto costoso.........




Sono arrivata a piedi sino al mare, e contrariamente a quanto la nostra immaginazione sia in grado di pensare, non ci sono  lunghe spiagge bianche, e chioschetti sulla spiaggia in questa piccola baia, ma solo minuscole calette di sabbia più  o meno rosa, scogli granitici erosi dal mare e dal vento, ed una vegetazione assolutamente selvaggia, un vero e proprio bush fatto rovi appuntiti, asfodeli, mirto, cespugli di profumato ginepro che si infilano dentro il mare, stradine sterrate che si intersecano tra di loro creando un dedalo intricato dove ci si può anche perdere........con i pensieri......
E davanti a queste spiaggette selvagge e stranamente non affollate durante la stagione estiva, un panorama mozzafiato fatto di blu, verde e marrone. Colori forti in apparente contrasto tra di loro ed in perfetto equilibrio, ma soprattutto odori e sensazioni. 
Solo quando sono immersa in questi luoghi mi sento davvero a casa, e tutte mie origini sarde tornano a galla.
Sono andata a curiosare tra i cespugli per vedere cosa ci fosse, con la paura di incontrare anche qualche animaletto sgradito, ed ho trovato delle piante strane che non avevo mai visto alle quali ovviamente non ero in grado di dare un nome. 
Mi sarei portata a casa di tutto, incluso delle sterpaglie ma mi è stato detto nascondessero all'interno del loro fiore delle zecche......non so se siano leggende metropolitane, ma ho preferito lasciare perdere.
La mia attenzione è stata catturata da una pianta adagiata per terra, ormai stanca di stare sotto il sole cocente ed un po' rinsecchita, me ne sono sentita attratta perché sembrava quasi un ramo portato dal mare. Ne ho raccolto tantissimi qualcuno aveva attaccato un fiore tondo e grande quanto una pallina da golf in cima, viola o verde, ed un bulbo in fondo. Un profumo indescrivibile. Aglio selvatico. Un profumo misto di aglio, limone, cipolla, sale e crescono anche nella sabbia vicino al mare con intorno rovi di spine ed orchidee selvagge. Ne ho portato a casa tantissimi lunghi corti , spezzettati e li ho sistemati un po' dappertutto sul bordo del camino in granito, dentro un vaso di coccio, dentro una vecchia alzata in sheffield marchiata Broggi probabilmente appartenuta ad una vecchia nave. Ho trovato poi dei tronchi abbandonati dalle forme un po' bizzarre, uno ricorda la forma del remo delle barche. L'ho adagiato sul camino, insieme ad altri trovati. Non potevano ovviamente mancare pezzi di conchiglie o di sassolini di vari colori. Adoro tutto ciò che imperfetto, ha più personalità, un po' come le persone.
Ho sbiancato tavolini e vecchie sedie in vimini e ginepro che ho sistemato qua e la, ho colto le ortensie anche quelle secche, e sistemato, spostato cuscini ricreando semplicemente delle ambientazioni cercando di rispettare uno stile pulito e spartano ma nello stesso tempo caldo ed accogliente che solo una casa con il pavimento in tronchi circolari e capriate in legno di ginepro come quella ti può dare.
E fu così che diventò la casa del cuore.
E questo è il risultato. 

martedì 28 febbraio 2012

Un cotechino con il purè.......veramente stilosi......



......ehhhhh si, perché un semplice cotechino con il purè home-made (uno dei miei piatti preferiti durante le fredde giornate invernali) possono veramente diventare STILOSI, come tutto, del resto....


Ma come si fa? Come può essere possibile?!? 
Basta semplicemente "adagiare" su un bel piatto, ed il gioco è fatto!


Già, perché io ho le mie teorie......Ovviamente. Chi ha letto il mio precedente post riguardo le mie manie di collezionismo, non avrà molta difficoltà ad immaginare.
Si dice che si mangia prima con gli occhi e poi la mente, il gusto, eccetera. Io vado oltre. Anzi....sotto. 
Se ciò che mangio, anche se buono, non è ben presentato, MA PEGGIO, non ha un bel piatto.....il gusto non è lo stesso!!!!
Per bel piatto non intendo un piatto costoso, lussuoso, elegante........secondo me ci deve essere un giusto rapporto estetico tra ciò che mangiamo e il vasellame. Parlare di mise en place, arte delle della tavola, in simili circostanze mi sembra oltremodo non appropriato, infatti io, da single, quando sono a casa spesso e volentieri, mangio, come sostengo "IN CAMPEGGIO", ossia non mi apparecchio, e mi sistemo il piatto sulle ginocchia seduta al pc, o sul divano davanti alla tv. Niente di più sbagliato dal punto di vista nutrizionale. Ma  mai, e dico, mai SENZA  il piatto giusto al momento giusto! E  mi accompagno, magari, ad un buon bicchiere di vino rosso.......anche quello ( il bicchiere) ben scelto! E non mangerò mai in un piatto di plastica, ma a casa d'altri rispetto.
Sono piena di piatti, piani, fondi, frutta, dessert, bianchi, colorati in fantasia, in tinta unita, insomma ce n'è per tutti i gusti. Prima, quando vivevo in coppia, il minimo era un servito da 6 posti, per poi passare ad un tete-à-tete......ora se mi piace, causa mancanza di spazio.....anche un solo piatto va bene. Una vera single ragiona così. Se poi malauguratamente lo stesso piatto esiste in diverse nuance di colore.......nell'imbarazzo...uno per........e questo perché l'economia domestica ed il budget non son mai da sottovalutare! Infatti quando ho optato per un solo colore, tornando a casa mi pento sempre di non avere valutato gli altri, e corro il rischio di andare a comprarne uno nuovo.
Beatrice sa molto bene che se un pezzo è unico.......sono capace di comprarne anche due......nel caso uno si rompesse, e devo dire che le ho contagiato questa malattia! A fin di bene.
La domanda nasce spontanea: ma quanti soldi hai? e poi di questi tempi???? Sono bravissima a scovare delle vere chicche per pochissimi euro......
Ma tornando al nostro cotechino, a me pare che la forma ovale lo ospiti in maniera perfetta, e poi quello sfondo bianco e blu LO VALORIZZA!!! E poi mi piacciono le cineserie. Quando ho acquistato questo piatto, pagato una sciocchezza, mi sono pentita di non averne preso degli altri, per una serata "diversa", perché ovviamente posseggo anche quello da cous-cous (2 servizi completi), quello di Vietri, quello di Ginori, quello con il toile de jouy, e poi non ricordo.....
Per non parlare di quella mia odiosa mania di girare il piatto in cui mangio per sapere di lo produce......ristorante incluso.
Ho deciso che pubblicherò delle fotografie con tutti i miei piatti preferiti. A poco a poco........
A presto, vado a mangiare il mio cotechino !!!

Pubblica il tuo animale sul blog.......

Mafalda avvolta nella sua copertina preferita

Alla  faccia di qualsiasi Copyright, inviami una foto del tuo animale sul mobile di casa: divano, poltrona, mensola, termosifone, "agganciato alle tende di casa", letto, eccetera e verrà pubblicato sul blog!!!

Per potere essere pubblicato: 
  • registrarsi al blog
  • andare sulla pagina Facebook  Restyle me Pretty e cliccare MI PIACE 
  • inviare la fotografia all'indirizzo di posta elettronica mommipedra@gmail.com
  • inviare 1 sola fotografia, dove si veda bene anche il mobile su cui è allocato
  • la fotografia deve essere di qualità "decente" ossia non sfocata
  • scrivere il nome dell'animale ed il nome del "genitore a due zampe"

Scatenatevi a fotografarli, tutte le fotografie verranno pubblicate
Buon divertimento!

Cara Mafi, con te ho trascorso 13 anni meravigliosi, nessuno potrà mai sostituire il tuo ricordo dentro di me......ti ricordi quando andavamo a mangiare la pizza e ci sedevamo sul gradino per mangiarne un pezzetto per uno???? Ed il giorno che in autogrill hai pestato una gomma americana rovente con la tua zampotta palmata e l'hai appiccicata in tutta la macchina????
Un bacio amore mio, ovunque tu sia
Vi  presento PIO.......il mio nipotino:

 Pio


I compagni di giochi di Michela: Panti, Harlock, Gattino......

La Panti

Harlock


Harlock e Gattino

lunedì 27 febbraio 2012

Una terribile quanto temibile passione: i mercati di Bric à Brac



Un'eccezionale idea di recupero e riuso creativo da scovare nei Bric à Brac 


E' proprio vero, una passione alquanto TEMIBILE, perchè ce l'hai nel sangue, e possiedi quella speciale calamita che ti fa attirare tutto quello in cui tu ci vedi qualcosa di speciale ed unico.........e senza il quale non potresti più vivere......
Adoro andare a rovistare in scatoloni sudici dove anche una tazzina scompagnata diventa "proprio quello che cercavo......" 
Ah ah ah quante volte me lo sono detto ghignando tra me e me, e sulla  strada di ritorno a casa quel pensiero fisso: ma ORA dove lo metto?!? Ma tanto per noi "addicted" un posto si trova sempre. E se la mensola diventa super affollata ti dici: in effetti quel pezzo mi mancava proprio.......poi per quello che l'ho pagato......!!! Come se il basso costo giustificasse l'obbligo morale di acquisto. Ed ecco che mi ritrovo la casa, di dimensioni peraltro MOLTO modeste, ricolma di tutto; eh si perché quando si è affetti da questa malattia si diventa collezionisti. Di tutto. E non esiste una cura.
E casa mia sembra l'esposizione di un mercato delle pulci......mancano solo i cartellini con le etichette con su il prezzo, ma non preoccupatevi, perché in previsione.......in una vecchia cartoleria che chiudeva i battenti, ho trovato delle vecchie etichette, e le ho comprate tutte....non si mai nella vita, se non sarà la mia piccola boutique de trouvaille, le utilizzerò per altri scopi, e più vecchie sono........
Ieri, dopo la mia consueta visitina domenicale in uno dei tanti mercati di Firenze, sono tornata a casa con un'ennesima teiera......ENORME, considerato l'altezza sarebbe più una caffettiera o cioccolatiera da utilizzare con delle vecchie tazze diverse per forma e colore ma di porcellana molto sottile, oppure con delle tazze uguali molto moderne e di design. Perché quando acquisto, la mia testa si immagina subito il "contest" di utilizzo!!!!
Ora una giratina tra i banchi del mercato............


Le new entries...
Ora ci si è messo pure il peltro, non trovate che questo cestino sia delizioso da usare come porta pane, o piccola fruttiera ma usando sul fondo un bel tovagliolo che sia in tessuto o di carta??? Beh.......io si


Ma quello che mi fa entrare in uno stato di  letterale trances è il momento in cui chiedo il prezzo ed ancora di più la contrattazione....e vi confesso che se mi dicessero un costo talmente basso da non permettere nessun tipo di negoziazione, forse non lo comprerei......anzi, ma anche SI!!!


Come dice una delle mie amiche compagna di queste avventure, Beatrice,  "quanto arrivi  di trasformi anche fisicamente, non senti più nulla e vai per conto tuo" come se fossi una invasata!!









Queste due fotografie sono state scattate nel "recinto" del mio amico Mario, lui ha tanto buon gusto nella ricerca degli oggetti a dei prezzi veramente onesti!!! Lo consiglio.
Una piccola credenza a righe molto simile a questa l'ho dipinta in questo modo un po' di tempo fa per mia sorella.....




Un particolare saluto e ringraziamento alle mie amiche di avventure, che nonostante mi ricordino che non ho più spazio....mi capiscono, mi prendono in giro, ma mi "sostengono", ed è un po' anche grazie a loro, se alla fine ho deciso di cominciare a scrivere un blog....
Alessandra, Beatrice, Cinzia, Grazia, Michela......le ricordo in ordine alfabetico per non fare torto a nessuna, vorrei pubblicare le loro fotografie, ma per rispetto della loro privacy chiederò autorizzazione.......


I miei fornitori invece Gianluca, Giovanni, Mario, Marco, Miriam, Tiziana, che sono i miei preferiti......


Se le fotografie risultano troppo piccole, cliccare all'interno per ingandire.

Concedetemi un po' di bianco..........

Questo lavoro è stato eseguito da me








......perchè tutto inizia da lì........Sono sempre stata attratta dal colore e dai colori sin da bambina, al punto che ancor prima della maggiore età avevo già tinteggiato la camera mia e di mia sorella di bianco, e poi a seguire mobile, letto eccetera. Per arrivare sino ai giorni nostri......ho sempre colorato, cucito, tinteggiato. Poi parecchi anni fa la scoperta del decapato utilizzando varie tecniche........e seguendo le regole del genere shabby, non potevo quindi non iniziare che con il bianco (ma non bianco ghiaccio), per sperimentare poi su diverse finiture, e di conseguenza imparare e capire "il legno", che è materia viva sempre in grado di trasmetterci rassicuranti emozioni.
Quindi ho cominciato a rivalutare il bianco come colore (nella realtà' il bianco non è altro che la somma di tutti i colori), dopo tanti anni di negazione assoluta del bianco stesso negli arredi delle mie varie case.......che non sono state poche!!! MAI UN MOBILE BIANCO.
Del resto la mia generazione è cresciuta con i mobili in formica bianchi ed il "bianco laccato" più lucido di un lucida labbra......dove il vecchio mobile "di famiglia" in legno massello era considerato vecchiume e quindi degno di occupare la top ten degli oggetti abbandonati ai cassonetti.
Lo stile shabby, shabby chic, decapato (da non confondere con il decoupage!), country chic, shabbato, shabby country......che dir si voglia.....ha destato il mio interesse per la sua tecnica e soprattutto il risultato finale, quell'aspetto invecchiato, patinato, come corroso dal tempo e che solo il tempo sa dare, quindi non un bianco pieno. Questo tipo di bianco mi dava un che di accogliente, morbido, rassicurante, rilassante, mentre oggi tutte deve essere altamente performante e pratico.
Mi piace lo stile shabby, ma solo inserendo pochi pezzi in un contesto molto eterogeneo, in quanto per carattere e perché non amo il genere romantico, non riuscirei a vivere in una casa arredata totalmente in questo stile...e poi ora che va tanto di moda, in circolazione si trovano in vendita una quantità infinita di repliche seriali fatte pure malissimo, a dei costi non proprio contenuti, per cui io consiglio: meglio poche cose inserite con attenzione e fatte artigianalmente, perché se il legno è buono si possono sempre riportare al loro colore originale e perché no, anche colorarle con dei colori più forti.
E poi lo stile "shabby" che letteralmente significa logoro, trasandato, non deve essere necessariamente solo chic e civettuolo, ma è bello anche un vecchio mobile di recupero industriale,magari in ferro, che dona charme e grinta all'ambiente che lo ospita, e non è necessario debba essere bianco o grigio. 
Insomma......per farla breve........un po' di bianco non mi dispiace, perchè dentro ogni donna regna una parte di "absolutely shabby chic".
P.S.
Anche la Mafalda, la mia cagnetta......era bianca...






Due esempi di decapato mescolati con stili differenti, scaricati dal web


La Mafalda......





giovedì 23 febbraio 2012

Un po' di "citazionismo"

Il design è il linguaggio che una società usa per creare oggetti che riflettono i suoi scopi ed i suoi valori.
Può essere usato in maniera cinica e manipolatoria, oppure in maniera creativa e sensata.
E' il linguaggio che aiuta a definire, forse segnalare, ciò che costituisce un valore.
Crea degli indizi tattili e visivi che segnalano quel che è prezioso o scadente.
Può essere manipolato con sottigliezza e ingegno, o con la mano pesante dell'ovvietà.
Ma è la chiave che ci permette di comprendere il mondo fatto dall' uomo.
da  "Il linguaggio delle cose"  di Deyan Sudjic - Direttore del Design Museum di Londra


Fotografia recuperata sul web

mercoledì 22 febbraio 2012

Prima e dopo

Queste immagini rappresentano una delle mie ultime fatiche, un appartamento situato all'interno di una colonica toscana, che si affaccia nella nostra meravigliosa e rilassante campagna chiantigiana.
L'appartamento, molto luminoso, e con affacci in parte all'interno dell' antica corte, ed in parte  nell'uliveto di proprietà, necessitava di un vero e proprio intervento di re-looking. Infatti tutte le pareti erano state tinteggiate di bianco dai precedenti inquilini, ed il bagno padronale aveva sanitari, piastrelle e pavimento bianchi che riflettevano la luce in maniera per niente "cordiale". E sempre le pareti tinteggiate di bianco unite ad una pavimentazione in ceramica che ricorda un chiaro cotto imprunetano, non davano nell'insieme l'idea di un'atmosfera di campagna. 
L'intervento che ho eseguito in collaborazione con gli abitanti della casa (che hanno sempre abitato in città), è stato l'inserimento di colori decisi che creassero una perfetta convivenza di stili tra l'eclettico appartamento di città e la nuova vita di campagna.
Opere d'arte, colori decisi ma avvolgenti, pezzi di antiquariato italiano, eurpoeo, ed ovviamente toscano, sono il leitmotiv di questa confortevole ed ospitale casa.




Prima




e dopo.......incluso un' imperdonabile errore: la televisione accesa..............



Per la camera da letto, molto luminosa e con due finestre, ho pensato di usare due nances di colore marrone e di appendere il lampadario in un angolo della stanza, ad altezza uomo




Per il bagno piastellato con listelli rettangolari in ceramica ad effetto travertino, due toni di marrone per pareti e soffitto con la base di colore diversa




Corridoio ed ingresso......per una casa a tutto colore